Terremoto Centro Italia: aree accoglienza in chiusura

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Comunicato stampa, 19 ottobre 2016.

A meno di due mesi dal terremoto che il 24 agosto ha colpito il Centro Italia oggi sono in chiusura anche le ultime aree di accoglienza allestite per assistere le persone che, dopo la scossa, non sono potute rientrare nelle proprie abitazioni poiché danneggiate o inagibili. La chiusura di tutte le aree prima dell’arrivo di temperature più rigide è volta a garantire alla popolazione l’assistenza in strutture di accoglienza più confortevoli, come gli alberghi, oltre che a consentire in determinati luoghi l’avvio delle attività propedeutiche alla realizzazione delle SAE, le Soluzioni Abitative di Emergenza.

Le aree dismesse oggi, dove fino a ieri erano alloggiate complessivamente 28 persone, si trovano nel Comune di Amatrice e in particolare sono: “Amatrice 1”, allestita nel campo sportivo, l’area situata presso l’Azienda agricola “Lo scoiattolo” e i campi allestiti nelle frazioni di San Cipriano, Sant’Angelo e Mosicchio Cornillo Nuovo. Nella Regione Marche è prevista in settimana la chiusura dell’area allestita in zona Borgo, nel comune di Arquata del Tronto, dove attualmente sono assistite 5 persone. A queste si aggiungono 29 cittadini che restano alloggiati in tende collocate in aree private. Nelle Regioni Umbria e Abruzzo i campi erano già stati chiusi nei giorni scorsi. In provincia di Norcia restano le tende che erano state messe a disposizione degli allevatori per consentirgli di rimanere vicini alle proprie attività, in attesa di soluzioni abitative alternative più confortevoli.

Rimarrà invece aperta l’area di accoglienza allestita a Saletta, nel Comune di Amatrice, con l’obiettivo di garantire alla popolazione un punto di riferimento anche nelle prossime settimane. Sempre nell’ottica di continuare a dare un servizio alla popolazione e a chi sta operando sul territorio, sono state predisposte sul territorio 3 mense gestite dalla Regione Lazio ad Amatrice, Saletta e Torrita, in sostituzione di quelle che erano funzionanti nelle aree di accoglienza.

In totale, sono state 43 le aree di accoglienza e le strutture polivalenti allestite nei territori colpiti dal terremoto e hanno dato assistenza a oltre 4800 persone e più di 1400 soccorritori, picco che si è raggiunto il 4 settembre. Di queste, 13 aree sono state allestite nel Lazio, in provincia di Rieti, e sono state gestite dalla colonna mobile delle Regioni Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise, Abruzzo e Toscana, e dalle associazioni di volontariato di protezione civile Misericordie, Anpas e Cisom. I campi allestiti nelle Marche sono stati 11 in totale, di cui 8 nella provincia di Ascoli Piceno e gestiti dalle colonne mobili delle Regioni Marche, Emilia-Romagna e Campania, dalla Croce Rossa Italiana e dal comune di Acquasanta Terme. Due sono stati allestiti nella provincia di Fermo e sono stati gestiti dai Comuni di Montefortino e Amandola. Uno nella provincia di Macerata, gestito dal Comune di Castel Sant’Angelo sul Nera. In Umbria e Abruzzo sono state gestite dalle colonne mobili delle stesse regioni complessivamente19 aree, di cui 18 nella provincia di Perugia e una in provincia di L’Aquila.

Escludendo coloro che hanno trovato autonomamente una sistemazione alloggiativa alternativa, scegliendo di avvalersi del Contributo di Autonoma sistemazione, attualmente sono 896 i cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive distribuite nelle province interessate dal terremoto, in diminuzione rispetto a quanto comunicato questa mattina. Di questi, più della metà è accolta negli hotel di San Benedetto del Tronto. In 145 invece – tra abruzzesi, amatriciani e accumolesi – hanno scelto di trasferirsi presso le abitazioni del progetto C.A.S.E., messe a disposizione nel comune dell’Aquila, o nei MAP localizzati in altri comuni d’Abruzzo. Restano, infine, 134 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto.

 

Fonte:
Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri – www.protezionecivile.gov.it