Comunicato stampa Dipartimento Protezione Civile, 12 dicembre 2016
A seguito del terremoto del 30 ottobre, la Croce Rossa Italiana, in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile, ha deciso di destinare parte delle risorse ricevute attraverso le donazioni per la fornitura di materiali utili ai Servizi Sanitari delle Regioni Marche e Umbria.In totale sono 23 i container richiesti dalle strutture regionali e ospiteranno i servizi di Guardia Medica, Medicina Generale, Punto Prelievi, Pediatria, Postazioni 118, Servizi Veterinari e Uffici per la Salute Pubblica e l’Igiene degli Alimenti.
Il primo shelter, con funzione di Ambulatorio e Guardia Medica, è stato consegnato ieri a Fiastra, mentre il secondo, con le medesime funzioni, è arrivato l’undici dicembre, a Pieve Torina; nei prossimi giorni, ulteriori otto moduli saranno collocati sempre nella provincia di Macerata, a Pievebovigliana, Sarnano, Apiro, San Severino, e tre nella provincia di Ascoli Piceno, a Force e Acquasanta. Seguirà la consegna di altri sei shelter a Camerino, Sant’Angelo in Pontano, Visso e Monte San Giusto. Gli ultimi sette moduli andranno a Norcia in sostituzione del Posto di Assistenza Socio Sanitaria (Pass) allestito dalla Regione Piemonte dopo la scossa del 26 ottobre per ripristinare le funzioni del poli-ambulatorio dell’ospedale di Norcia evacuato.
Gli shelter donati dalla Croce Rossa Italiana si aggiungono ad altri moduli già presenti sul territorio: in Umbria, a Preci, Monteleone e Vallo di Nera, la Regione Sardegna ha infatti messo a disposizione tre moduli in sostituzione degli ambulatori di campagna inagibili. Nelle Marche, la Regione Toscana ha posizionato ad Amandola quattro shelter per ripristinare il poliambulatorio dell’ospedale cittadino, rimasto funzionante dopo la scossa del 24 agosto ma reso inagibile dal terremoto del 30 ottobre.
A Cascia, dove l’ospedale è stato evacuato a seguito della scossa del 30 ottobre, è in via di installazione una struttura prefabbricata di circa 300 metri quadri che sostituirà le tende montate nelle ore immediatamente successive al terremoto da Associazioni di Volontariato locali come presidio sanitario di urgenza.
Tra le strutture sanitarie allestite a seguito del terremoto del 30 ottobre, c’è anche il Pass di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo, che la Regione Toscana ha realizzato per supportare l’attività dei poli-ambulatori locali già esistenti. In questa località infatti sono state trasferite oltre mille persone con casa inagibile attualmente assistite negli alberghi lungo la costa marchigiana.
Restano infine funzionanti i due Pass messi a disposizione dalla Regione Lazio ad Amatrice e dall’associazione di volontariato nazionale Misericordie al km 129 della Salaria. Le due strutture sono divenute operative a pochi giorni dal sisma del 24 agosto in sostituzione dei Posti Medici Avanzati (Pma) allestiti per soccorrere le persone gravemente ferite nel terremoto. In particolare, il Pass di Amatrice, attualmente ospitato in tende, sarà presto sostituito da shelter della Regione Lazio.
GIUSEPPE ZAMBERLETTI VISITA LA “ZONA ROSSA”
“A fronte del grande dolore e delle gravi perdite che si sono avute, qui nasce la speranza per il futuro“. È stato questo il primo commento di Giuseppe Zamberletti, il “padre” della moderna Protezione Civile italiana, al termine di un sopralluogo in zona rossa, lungo Corso Umberto I, ad Amatrice.
Accompagnato dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dai rappresentanti del comune, dei Vigili del Fuoco e delle forze armate, Zamberletti ha visitato anche l’area dove sono in avanzata fase di allestimento le prime Soluzioni Abitative in Emergenza.
“Quella che ora si sta vivendo è la fase più delicata”, ha proseguito. “La protezione civile, i sindaci, gli amministratori hanno sulle spalle il compito più difficile: il reinsediamento delle popolazioni che deve avvenire perché accompagnino il percorso lungo della ricostruzione. Questi tempi devono essere sostenuti dalla presenza della popolazione che riprende la propria vita economica e sociale, la vita della comunità. Questo dà un senso, una forza per la ricostruzione dei paesi”.
Commissario straordinario del governo nei terremoti del Friuli, nel 1976, e dell’Irpinia, nel 1980, Ministro per il coordinamento della protezione civile nel 1982, anno di nascita del Dipartimento della Protezione civile, Giuseppe Zamberletti prima di recarsi ad Amatrice ha visitato, oggi a Rieti, la sede della Di.Coma.C., la struttura di coordinamento dell’emergenza per il terremoto nel centro Italia, esprimendo il suo apprezzamento per la gestione dell’emergenza e ringraziando tutte le componenti del servizio nazionale della protezione civile per l’impegno e il lavoro svolto.
“Il Presidente Zamberletti è sempre stato al nostro fianco” ha sottolineato il Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio. “Non si può parlare del sistema di protezione civile senza ricordare la sua storia, la sua nascita. I problemi sono gli stessi, in tutte le emergenze. Ciò che cambia – ha spiegato Curcio – sono i contesti, la società, il modo di affrontare le situazioni, la configurazione e l’organizzazione delle istituzioni. Ma le risposte da dare ai cittadini restano sempre la priorità di tutti gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano a servizio del Paese”.
Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri – www.protezionecivile.gov.it